giovedì 4 ottobre 2012

AMATO TACCO 12 .... QUANTO MI FAI MALE !!!!

Lo so, ho esagerato, ho messo questa immagine solo per fare un po' la spiritosa.
Questo tacco non è indossabile, è una pazzia degli anni 70.... il dislivello (plateau a parte) è deformante.
Non che i nostri piedi stiano più rilassati nelle scarpe che la moda ci propone di recente.
Ma come farne a meno ?
Persino io che vivo per lo più scalza, non posso fare a meno di comprarmi questi oggetti del desiderio di ogni donna !!!
Non che gli Ugg siano meglio : stare in tutto quel calore anche quando non fa freddo semplicemente per il godurioso effetto pantofola....
Analizziamo un po' la posizione e i suoi effetti :
La prima riflessione da farsi è quella sulla postura.
Il fatto di posizionare più in alto i talloni , cambia il baricentro, le ginocchia si stenderanno maggiormente per tenere l'equilibrio, il bacino ruoterà in avanti (lo so è quello che vi piace perchè vi da l'andatura da Paperina)  e di conseguenza la curva naturale della nostra colonna a livello lombare, diventerà maggiore.
A lungo andare cominceremo ad avere dolori proprio in quella parte di schiena .
A seconda di quanto è alto il tacco, il piede si "arcuerà" e si manterrà in una posizione che non gli consente di essere così sciolto quanto serve per assicurare una buona circolazione sanguigna (e direi anche linfatica) .
Risultato : dolori e gonfiori .
Fin qua ho detto tutto quello che già sappiamo e che ignoriamo ogniqualvolta saliamo sulle nostre scarpe preferite.
Andiamo ora ad analizzare pezzo per pezzo gli effetti nella nostra gamba.
Ginocchio : la pressione all'interno dell'articolazione può salire anche al di sopra del 26% in più del normale.
Ciò può portare a degenerazione della cartilagine e di tutte le altre parti dell'articolazione. Artrite precoce.
Polpaccio : a furia di star arrampicate, il vostro muscoletto si accorcerà. Ve ne accorgerete camminando scalze che faticate ad appoggiare i talloni. La contrattura/accorciamento sarà tale che avrete bisogno 
di fare riabilitazione per riuscire a stare a terra senza aver dolore.

Tendine di Achille : come sopra. Si accorcerà via via, e quando porterete tacchi bassi, avendo perso la sua elasticità, arriverete a procurarvi delle infiammazioni.
Tallone : dolore calcaneare . E' una patologia che insorge a causa dell'appoggio del tallone e per la pressione della scarpa. L'osso si "allarga" e compare un'escrescenza subito sotto il tendine di Achille. Si elimina solo con intervento chirurgico.
Caviglie : vengono sottoposte a grande lavoro e rischio di storture.
Cuscinetto plantare : è la parte in cui si scarica tutto il peso del corpo. Al momento la presenza del "plateau", nei modelli all'ultimo grido, allevia leggermente il dolore perché rende più solida la scarpa, ma la possibilità di contrarre una metatarsalgia è molto alta. (poi addio per molto tempo ai tacchi).
Dita : la costrizione della posizione delle dita, a causa della punta corta o stretta, o della posizione esagerata, può causare le dita a martello e/o l'alluce valgo. Oltre all'ovvio dolore conseguente , se ne ricava una deformazione piuttosto brutta.
Unica soluzione, anche qui, la chirurgia.
A questo punto sarete abbattute o demotivate.
Come consiglio però, mi sento di dire che non è necessario buttarli via per sempre, ma farne buon uso.
Non è una frase fatta.
Cercate di non portarli h24 ma di alternarli (occhio alle ballerine, non sono poi cos' meglio, anzi) con tacchetti più bassi o calzature che sostengano in modo confortevole il piede.
Trovate il modo di stimolare più possibile un'andatura che permetta una corretta articolazione della caviglia .
Se proprio non potete farne a meno, cercate di compensare facendo movimento come questo o altrimenti dedicarvi ad esercizi a casa con la flex band seguiti da pediluvi e massaggi di mobilizzazione per le dita ed il metatarso.




(foto tratte da "Focus" e da "Il Corriere")